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L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 29 giu 2011 19:34
da DaveDevil
Soprattutto quando si parla di Internet, le istituzioni e le autorità di questo Paese non mancano mai di fare delle figure barbine al cospetto della platea internazionale. Scampata la figuraccia del
decreto Romani – quello che voleva equiparare i canali YouTube a delle emittenti televisive – gli italiani si ritrovano, infatti, a fare i conti con un nuovo obbrobrio giuridico che potrebbe mettere a repentaglio la libertà di Internet.
Ci riferiamo alla nuova regolamentazione sul diritto d’autore in Rete che l’AGCOM (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) vorrebbe approvare entro il prossimo 6 luglio e che consentirebbe a quest’ultima di esercitare un potere tale da costringere i provider nazionali a bloccare l’accesso ai siti in cui fossero riscontrare delle violazioni del diritto d’autore.
La cosa dovrebbe funzionare più o meno così: dopo aver riscontrato la violazione di copyright da parte di un sito, il Garante ammonisce il gestore dello stesso e gli da’ 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Se ciò non avviene, l’AGCOM può fare delle multe molto salate al “trasgressore†oppure ordinare ai provider di oscurare il suo sito. Entro cinque giorni, il gestore del sito può dimostrare di non aver violato il diritto d’autore nel corso di un contraddittorio tra le parti, ma questo punto non è ancora molto chiaro.
Quello che è chiaro è che questa nuova norma è un abominio che consegnerebbe all’Italia il miserrimo titolo di primo Paese in cui un’autorità amministrativa può ordinare la cancellazione di un contenuto multimediale su Internet. Cancellazione che avverrebbe in maniera sommaria e quasi “casualeâ€, vista la potenziale enorme mole di segnalazioni che l’AGCOM potrebbe ricevere in merito alle violazioni di copyright.
Ovviamente, di fronte ad una “robaccia†del genere il mondo di Internet non se n’è stato con le mani in mano e già sono partite diverse iniziative per contrastare la norma del 6 luglio. A parte il gruppo di
attivisti-hacker Anonymous che tiene sotto scacco il sito dell’AGCOM da qualche giorno, sono innumerevoli i movimenti digital-popolari che stanno nascendo per fronteggiare questa nuova minaccia alla libertà di Interent.
Il
sito Agora Digitale, ad esempio, ha pubblicato un decalogo di cose da fare per contrastare la norma dell’AGCOM con 10 semplici azioni che tutti noi possiamo fare per contribuire alla causa. Anche se forse – e lo speriamo vivamente – non ce ne sarà bisogno, in quanto il Tar bloccherà quasi sicuramente la delibera ritenuta da molti esperti illegittima e lesiva dei diritti fondamentali del cittadino.
FONTE: Geekissimo
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 29 giu 2011 19:35
da DaveDevil
Qualche informazione QUI:
http://www.agoradigitale.org/nocensura
se volete c'è anche questo:
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio
non voglio far politica, assolutamente, ma non ne posso più di gente che invece di sistemare gli enormi problemi che ha l'italia (volutamente in minuscolo) stanno a fare leggi per proibirci di essere liberi di leggere quel che vogliamo in giro...
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 29 giu 2011 21:57
da Bravolover88
DaveDevil ha scritto:ma non ne posso più di gente che invece di sistemare gli enormi problemi che ha l'italia (volutamente in minuscolo) stanno a fare leggi per proibirci di essere liberi di leggere quel che vogliamo in giro...
in effetti..sembra proprio che ogni giorno se ne inventino una nuova da portare avanti pur di tralasciare le cose veramente importanti...che schifo
![Sbagliato :sbagliato:](./images/smilies/verso.gif)
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 30 giu 2011 10:28
da virus
ma come modello vogliamo avere la Cina !? -.-
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 04 lug 2011 22:58
da bardak909
ma lasciamoli fare ci sono i proxy e in questo modo fioriranno a tutto spiano, per prelevare materiale con diritto di autore senza permesso ci sono i siti warez che hanno server all'estero quindi la legislazione italiana puo' bene poko, e poi i famosi proxy che ci permettono di vedere partite gratis in streaming e deviare il nostro ip su un altro posto del mondo, lasciamoli fare che la pirateria c'è sempre stata, e se non ci sara in italia la si prende dall'estero quindi per me stanno solo spendendo soldi e tempo NO PROBLEM !!
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 04 lug 2011 23:30
da DaveDevil
i proxi non sono sicuri, sono tracciati e via dicendo.
e non mi pare una buona scusa per diventare la cina2
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 05 lug 2011 00:00
da bardak909
i proxy sono sicuri fidati, bisogna solo che la gente sia un po piu esperta, ho avuto a che fare con la polizia postale e l'unica cosa che sono riusciti a capire e che era stato "qualcuno" in spagna e mi fermo qui nel spiegare
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 05 lug 2011 00:11
da DaveDevil
fadati tu, uso proxy giorno e notte, essendo stranieri non sono sicuri, fare il login sul sito e mandargli una mail con il tuo username e password è la stessa cosa...
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 05 lug 2011 00:57
da bardak909
DaveDevil ha scritto:fadati tu, uso proxy giorno e notte, essendo stranieri non sono sicuri, fare il login sul sito e mandargli una mail con il tuo username e password è la stessa cosa...
bisogna vedere qualche si usa, facebook non è riuscito a trovare la locazione precisa e diceva "mallorca" mentre ero in italia, siccome conoscevo il bersaglio e si è affidato alla polizia postale, l'unica cosa che ho saputo è che non si poteva fare nulla e chiudere la persona su facebook, non ho paura a dirlo xche le prove portano in un'altra direzione, va beh.. io sono ottimista su sto decreto che non fermera' un bel nulla
ps belli gli anonymous ho la ps3 modificata e li conosco di fama xche hanno bloccato il play station network per 2 mesi e fatto perdere tanti soldi alla sony, bisogna avere esperinza in queste cose
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 05 lug 2011 01:43
da DaveDevil
non siamo qui per parlare di roba illegale, ne tantomeno osannare atti di pirateria
Re: L'italia vuole censurare internet, fermiamola!
Inviato: 07 lug 2011 17:02
da DaveDevil
Con il solo voto contrario di Nicola D’Angelo e l’astensione di Michele Lauria, l’AGCOM ha approvato all’unanimità le nuove norme in materia di copyright e siti Web. Come accennato ieri, la decisione definitiva è stata rimandata in quanto le norme entreranno in vigore solo dopo 60 giorni di dibattito pubblico in cui potrebbero essere cambiate e riviste in vari modi.
In ogni caso, abbiamo finalmente un testo fra le mani e siamo pronti a condividerlo con voi. Per fortuna lo scenario non è grave come quello prospettato all’inizio, il Garante non si arrogherà il diritto di oscurare i siti e non colpirà i siti amatoriali. Sarà solo un’alternativa alla via giudiziaria e non una sostituzione obbligata, ma alcuni elementi di preoccupazione permangono. Per saperne di più, ecco la lista completa delle norme approvate nel lungo consiglio di ieri.
Esclusi i siti amatoriali - una delle buone notizie confermate dopo i rumor di ieri è quella che dal possibile oscuramento sono esclusi i siti amatoriali, ossia tutti quei siti “non aventi finalità commerciale o scopo di lucroâ€, che esercitano “diritto di cronaca, commento, critica o discussione†o che esercitano “l’uso didattico e scientifico, la riproduzione parziale, per quantità e qualità , del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questaâ€.
Dibattito “trasparente†per i siti Italiani – l’AGCOM entrerà in gioco solo quattro giorni dopo che l’eventuale proprietario di contenuti protetti da diritto d’autore pubblicati illecitamente su un sito Internet non dovesse essersi messo d’accordo con il gestore del sito stesso. In questo caso, il Garante avrà il ruolo di arbitro in un “trasparente contraddittorio†di 10 giorni in seguito al quale potrà decidere se far rimuovere o meno i “contenuti incriminatiâ€. La decisione potrà avvenire entro 20 giorni (prorogabili di altri 15) dopo il “trasparente contraddittorioâ€. In caso di rifiuto del proprietario del sito (che potrà rivolgersi al Tar del Lazio per far valere le sue ragioni) a rimuovere i contenuti contestati, la multa può arrivare fino a 250.000 euro. La procedura comunque si blocca se una delle due parti si rivolge alla magistratura.
Niente “oscuramentoâ€, nemmeno per i siti esteri – un’altra vittoria del cosiddetto “popolo della Rete†è quella relativa all’oscuramento dei siti. Con le norme approvate ieri, l’AGCOM rinuncia al diritto di oscurare i siti, compresi quelli stranieri. Dopo un dibattito simile a quello previsto per i siti Italiani, il Garante potrà solo mandare alcuni “avvisi†ai provider italiani in merito alla violazione di copyright da parte dei siti esteri. I provider potranno scegliere autonomamente se oscurare i siti segnalati o meno. Dopo alcuni avvertimenti, l’AGCOM potrà rivolgersi anche alla Magistratura.
Il P2P non si tocca – per chi nutrisse dei dubbi a riguardo, l’AGCOM ha chiarito che oltre a non inibire l’accesso ai siti, l’Ente non avrà nemmeno la facoltà di bloccare o ostacolare in alcun modo i servizi peer-to-peer. Ci mancherebbe altro, ci verrebbe da dire.
Dibattito pubblico per discutere le norme - come ampiamente anticipato, le norme approvate ieri non entreranno in vigore subito ma solo dopo un dibattito pubblico di 60 giorni attraverso cui Corrado Calabrò, Presidente dell’AGCOM, intende “stimolare un dibattito approfondito e aperto a tutti i contributi e a tutte le voci della società civile, del mondo web e di quello produttivo, della cultura e del lavoroâ€.L’entrata in vigore delle norme, in seguito alla pubblicazione delle medesime sulla Gazzetta ufficiale, è atteso non prima di ottobre 2011.
Insomma, come potete vedere la cosa si è “sgonfiata†molto, ma non bisogna abbassare la guardia. Il nostro Garante nelle comunicazioni ha la pretesa di diventare la prima autorità amministrativa in grado di ordinare la cancellazione dei contenuti multimediali su Internet e questo può portare a risvolti positivi solo per le lobby e le major, non per gli utenti.
Basti pensare ai provider che, pressati da AGCOM, potrebbero decidere di oscurare i siti segnalati dall’Ente pur non avendone l’obbligo, solo per evitare guai con la Magistratura. Ripetiamo: la guerra contro lo spirito censorio in Rete è ancora aperta, lunga e irta di ostacoli: stiamo tutti in campana!