Lo scarico, teoria e tuning!
Inviato: 27 apr 2014 19:14
INDICE
* Pagina 1: il catalizzatore.
Parto dall'abc: IL CATALIZZATORE.
Il catalizzatore (che per comodità molti chiamano cat o kat
) è costituito da un involucro metallico, ricoperto da uno strato di materiale coibente necessario per mantenere le temperature di catalisi tra i 300° e gli 850° C, contenente un blocco ceramico o metallico a nido di ape, un film di allumina con uno spessore specifico variabile, detto anche wash coat.
Sul blocco ceramico si effettua un processo di elettrolisi, facendo penetrare in maniera uniforme il materiale catalitico attivo, formato da miscele di metalli nobili, quali platino, palladio, rodio, iridio, tungsteno in piccole quantità .
Ogni motore produce specifiche emissioni, dettate da mappatura e struttura meccanica. Perciò il catalizzatore viene adattato, variando numerosi parametri: funzionalità chimica, tipo di impregnazione, quantità e tipo di metallo nobile, porosità dei supporti, posizione nello scarico stesso.
Esistono tre grandi categorie di catalizzatori:
1) Cat ossidante a base di Platino e/o Palladio; usato solo per i motori turbo diesel quando si dispone di parecchio ossigeno, lavora in eccesso di aria.
2) Cat ossidante e riducente agisce su 3 inquinanti: Monossido di carbonio (CO), idrocarburi incombusti (HC) e ossido nitroso (NOx). E' impiegato principalmente nei motori a benzina e si suddivide a sua volta in due tipiologie: a ciclo chiuso (closed loop) o a ciclo aperto (open loop).
Il cat a ciclo chiuso è in grado di ottimizzare il rendimento di conversione grazie alla sonda lambda, che inviando la rilevazione dell'O2 alla centralina elettronica, permette a questa di variare la quantità di benzina alimentata in modo da riportare il rapporto stechiometrico aria\benzina entro la "finestra" di efficienza ottimale del catalizzatore, secondo un feedback di informazioni tra centralina e sensori che vengono interrogati ripetitivamente alcuni decine, altri migliaia di frazioni di secondo, per gestire il funzionamento "corretto" (impostato) del motore in tutte le sue condizioni di utilizzo.
Il cat a ciclo aperto, invece non è costante come rendimento in funzione del regime di rotazione motore. Quindi è importante la presenza di ossido di cerio (CeO2), che immagazzina l'ossigeno in eccesso nei gas di scarico; l'ossigeno viene trattenuto dal catalizzatore in condizioni di miscela magra, per poi essere rilasciato per l'ossidazione di CO e HC in condizioni di miscela ricca. Questo tipo di cat era usato nei primi € 1, per non dover sconvolgere l'elettronica di gestione motore e adeguarsi alle norme cee.
3) Cat riducente: utilizzato solo per i motori diesel aspirati, dove c'era un massiccio impiego di rodio e piccole parti di tungsteno per la riduzione dei NOx.
Detto questo, si può passare a spiegare le problematiche che si manifestano.
![Immagine](http://img703.imageshack.us/img703/3060/5bst.png)
Il deterioramento del monolito ceramico a causa delle mancate accensioni è la prima causa di morte dei cat sui benzina...
Il problema è principalmente da ricondurre ad una scarsa attenzione alla vita delle candele e dei cavi.
La scarsa manutenzione genera un tappo nello scarico, tanto che in casi estremi l'auto quando si accelera a fondo si spegne..
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
* Pagina 1: il catalizzatore.
Parto dall'abc: IL CATALIZZATORE.
Il catalizzatore (che per comodità molti chiamano cat o kat
![Big Grin :D](./images/smilies/biggrin.gif)
Sul blocco ceramico si effettua un processo di elettrolisi, facendo penetrare in maniera uniforme il materiale catalitico attivo, formato da miscele di metalli nobili, quali platino, palladio, rodio, iridio, tungsteno in piccole quantità .
Ogni motore produce specifiche emissioni, dettate da mappatura e struttura meccanica. Perciò il catalizzatore viene adattato, variando numerosi parametri: funzionalità chimica, tipo di impregnazione, quantità e tipo di metallo nobile, porosità dei supporti, posizione nello scarico stesso.
Esistono tre grandi categorie di catalizzatori:
1) Cat ossidante a base di Platino e/o Palladio; usato solo per i motori turbo diesel quando si dispone di parecchio ossigeno, lavora in eccesso di aria.
2) Cat ossidante e riducente agisce su 3 inquinanti: Monossido di carbonio (CO), idrocarburi incombusti (HC) e ossido nitroso (NOx). E' impiegato principalmente nei motori a benzina e si suddivide a sua volta in due tipiologie: a ciclo chiuso (closed loop) o a ciclo aperto (open loop).
Il cat a ciclo chiuso è in grado di ottimizzare il rendimento di conversione grazie alla sonda lambda, che inviando la rilevazione dell'O2 alla centralina elettronica, permette a questa di variare la quantità di benzina alimentata in modo da riportare il rapporto stechiometrico aria\benzina entro la "finestra" di efficienza ottimale del catalizzatore, secondo un feedback di informazioni tra centralina e sensori che vengono interrogati ripetitivamente alcuni decine, altri migliaia di frazioni di secondo, per gestire il funzionamento "corretto" (impostato) del motore in tutte le sue condizioni di utilizzo.
Il cat a ciclo aperto, invece non è costante come rendimento in funzione del regime di rotazione motore. Quindi è importante la presenza di ossido di cerio (CeO2), che immagazzina l'ossigeno in eccesso nei gas di scarico; l'ossigeno viene trattenuto dal catalizzatore in condizioni di miscela magra, per poi essere rilasciato per l'ossidazione di CO e HC in condizioni di miscela ricca. Questo tipo di cat era usato nei primi € 1, per non dover sconvolgere l'elettronica di gestione motore e adeguarsi alle norme cee.
3) Cat riducente: utilizzato solo per i motori diesel aspirati, dove c'era un massiccio impiego di rodio e piccole parti di tungsteno per la riduzione dei NOx.
Detto questo, si può passare a spiegare le problematiche che si manifestano.
![Immagine](http://img703.imageshack.us/img703/3060/5bst.png)
Il deterioramento del monolito ceramico a causa delle mancate accensioni è la prima causa di morte dei cat sui benzina...
Il problema è principalmente da ricondurre ad una scarsa attenzione alla vita delle candele e dei cavi.
La scarsa manutenzione genera un tappo nello scarico, tanto che in casi estremi l'auto quando si accelera a fondo si spegne..
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
![Rolling Eyes :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)