Impianto a JTG
Inviato: 20 giu 2010 12:49
L’impianto a gas sulle automobili ha due indubbi vantaggi: a fronte di una spesa un po’ più elevata rispetto ad un’auto ad alimentazione classica permette di tagliare i costi di mantenimento dell’auto e rientrare del maggiore esborso iniziale nel giro di 15-20 mila chilometri.
Inoltre rende il proprio veicolo ecologico, consentendo di inquinare molto meno e rispettare così maggiormente l’ambiente. Tuttavia possiede anche un difetto, ovvero penalizza leggermente le prestazioni dell’auto, aspetto importante per molte persone che proprio per questo motivo si astengono dall’effettuare la trasformazione.
Oggi però c’è una soluzione, proposta dall’italiana Icom: l’impianto GPL “JTGâ€.
![Immagine](http://www.oneauto.it/wp-content/oneauto.it_uploads/2008/11/gplicom.jpg)
Nonostante l’acronimo GPL significhi gas di petrolio liquefatto, il carburante che viene utilizzato nei normali impianti a gas è sì in forma liquida, ma trasformato in forma gassosa prima di venire iniettato nel motore. L’italiana Icom ha realizzato un sistema per sfruttare il GPL in un altro modo, ovvero iniettandolo nei cilindri ancora in forma liquida, esattamente come se fosse della classica benzina.
Questo tipo di alimentazione evita le tipiche perdite di potenza che si verificano sulle auto trasformate a gas (solitamente sui 5-6 cavalli). Anzi, in molti casi la precisione del dosaggio, unita alla temperatura di iniezione, addirittura aumenta le prestazioni della vettura.
La rivista Quattroruote ha testato l’impianto JTG sulla Fiat Grande Punto e sulla Mercedes Classe B. I risultati sono più che soddisfacenti: nel caso della Grande Punto, ad esempio, l’accelerazione da 0 a 100 km/h passa da 13,7 secondi a 13,4. Tutti i numeri della prova sono visionabili sul sito Web della Icom.
L’impianto JTG si può acquistare ad un prezzo variabile di 1.800-2.000 euro, quindi i costi non superano quelli di un normale impianto a gas. Come tutte le auto a GPL il consumo effettivo è più alto dell’alimentazione a benzina (circa il 30%), ma il basso prezzo del carburante permette di rientrare nel giro di un anno della spesa iniziale.
FONTE
Inoltre rende il proprio veicolo ecologico, consentendo di inquinare molto meno e rispettare così maggiormente l’ambiente. Tuttavia possiede anche un difetto, ovvero penalizza leggermente le prestazioni dell’auto, aspetto importante per molte persone che proprio per questo motivo si astengono dall’effettuare la trasformazione.
Oggi però c’è una soluzione, proposta dall’italiana Icom: l’impianto GPL “JTGâ€.
![Immagine](http://www.oneauto.it/wp-content/oneauto.it_uploads/2008/11/gplicom.jpg)
Nonostante l’acronimo GPL significhi gas di petrolio liquefatto, il carburante che viene utilizzato nei normali impianti a gas è sì in forma liquida, ma trasformato in forma gassosa prima di venire iniettato nel motore. L’italiana Icom ha realizzato un sistema per sfruttare il GPL in un altro modo, ovvero iniettandolo nei cilindri ancora in forma liquida, esattamente come se fosse della classica benzina.
Questo tipo di alimentazione evita le tipiche perdite di potenza che si verificano sulle auto trasformate a gas (solitamente sui 5-6 cavalli). Anzi, in molti casi la precisione del dosaggio, unita alla temperatura di iniezione, addirittura aumenta le prestazioni della vettura.
La rivista Quattroruote ha testato l’impianto JTG sulla Fiat Grande Punto e sulla Mercedes Classe B. I risultati sono più che soddisfacenti: nel caso della Grande Punto, ad esempio, l’accelerazione da 0 a 100 km/h passa da 13,7 secondi a 13,4. Tutti i numeri della prova sono visionabili sul sito Web della Icom.
L’impianto JTG si può acquistare ad un prezzo variabile di 1.800-2.000 euro, quindi i costi non superano quelli di un normale impianto a gas. Come tutte le auto a GPL il consumo effettivo è più alto dell’alimentazione a benzina (circa il 30%), ma il basso prezzo del carburante permette di rientrare nel giro di un anno della spesa iniziale.
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